Fulmini e Saette. - Suscettibilità |
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Le specie animali sono opera di Dio – come credono i creazionisti, o hanno avuto origine dalla selezione naturale – come pensano gli evoluzionisti. La questione è incerta. Certo è che le specie divine sono il prodotto della selezione culturale – come hanno imparato a loro spese Zarathustra e Zeus, adorati ormai soltanto dai lettori di Nietzsche e Omero.
C’è stato un primo tempo in cui non c’erano ancora gli esseri umani e verrà un secondo tempo in cui non ci saranno più. Tra quel prima e quel poi - nell’intervallo - gli umani hanno inventato e inventeranno diverse divinità, le quali si sono succedute e forse si succederanno fino all’inizio del secondo tempo. Forse. Speriamo, verso la fine, di saper fare a meno di queste invenzioni. Certa è comunque la suscettibilità degli dèi nei confronti degli evoluzionisti, fin dal principio.
“A 25 anni fui molto colpito da alcuni fatti che sembravano gettare un po’ di luce sull’origine delle specie” - annota Darwin all’inizio di ‘Sull’origine delle specie per selezione naturale’ - il libro col quale aveva iniziato a distruggere le “prove” dell’esistenza di Dio basate su un “disegno” nella natura. E alla fine della vita, ricapitola: "Dai 25 anni forti e spasmodiche flatulenze notturne e diurne, conati di vomito preceduti da attacchi febbrili, pianti isterici, sensazioni di morire. Prima di ogni conato e di ogni attacco di flatulenze, ronzii auricolari, capogiri, disturbi alla vista e punti neri davanti agli occhi."
(Alias, 13 gennaio 2007)
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